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erano per lui tutt’ uno in quel momento. Rendette dunque grazie, dicendo che voleva portarsi il più presto a cercar d’Agnese.

Quando furono nella corsìa, il frate gli strinse la mano, e disse: “se la trovi, che Dio il voglia! quella buona Agnese, salutala anche in mio nome; e a lei, e a tutti quelli che rimangono e si ricordano di fra Cristoforo, di’ che preghino per lui. Dio ti accompagni e ti benedica per sempre.”

“Oh caro padre...! ci rivedremo? ci rivedremo?”

“Lassù, spero.” E con queste parole, si spiccò da Renzo; il quale rimasto a guardarlo fin che lo vide sparire, tirò in fretta verso la porta, gittando a dritta e a sinistra gli ultimi sguardi di compassione sul dolente campo. V’era un movimento straordinario, uno strascinar di carri, un correr di monatti, un aggiustar le tende delle trabacche, un brancolar di languenti a queste e ai portici, per ripararsi dal nembo soprastante.