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cavarne la polizza dove fosse la sua vita, o la sua morte. Finalmente alza il martello, e dà un picchio risoluto.

Dopo qualche momento, s’apre un po’ di finestra; vi compare una donna a far capolino, guardando alla porta con una cera ombrosa che sembra dire: monatti? malandrini? commissarii? untori? diavoli?

“Quella signora,” disse in su Renzo, con voce non troppo sicura: “ci sta qui a servire una giovane forese che ha nome Lucia?”

“La non c’è più; andate,” rispose la donna, facendo atto di chiudere.

“Un momento, per carità! La non c’è più? Dov’è ella?”

“Al lazzeretto;” e di nuovo voleva chiudere.

“Ma un momento, per amor del cielo! Con la peste?”

“Già. Cosa nuova, eh? Andate.”

“Aspetti, eh! era ella malata molto? Quanto tempo è......?

Ma intanto la finestra fu chiusa da vero.

“Quella signora! quella signora! una parola, per carità! pe’ suoi poveri morti! Non le domando mica niente del suo: ohè!” Ma gli era come dire al muro. .

Afflitto dell’annunzio, e stizzito del tratto,