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di quei pani che aveva trovati presso la croce nell’altra sua entrata, e pensava: — ecco: l’è una restituzione, e forse meglio che se avessi trovato il padrone proprio; perchè qui è veramente opera di misericordia. —

“Quanto al commissario che dite, la mia donna,” disse poi, mettendo i pani nel canestrello, “io non vi posso servire in nulla; perchè, a dir la verità, son forestiere, e non ho pratica di niente in questo paese. Però, se incontro qualche uomo un po’ domestico e umano, da potergli parlare, lo dirò a lui.” La donna lo pregò che così facesse, e gli disse il nome della via, ond’egli potesse indicarla.

“Anche voi,” ripigliò Renzo, “credo che potrete farmi un servizio, una vera carità, senza vostro incomodo. Una casa di cavalieri, di gran signoracci qui di Milano, casa ***, sapreste insegnarmi dove sia?”

“So bene che la c’è questa casa,” rispose la donna: “ma dove sia, non lo so mica. Andando in dentro, per di qua, un qualcheduno che ve la insegni lo troverete. E ricordatevi di dirgli anche di noi.”

“Non dubitate,” disse Renzo, e andò oltre.

A ogni passo, sentiva crescere e avvicinarsi un romore che già aveva cominciato ad in-