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adombrate, con fretta ed esitazione insieme: chè tutto poteva esser contro di loro arme di ferita mortale. Queglino, all’opposto, sicuri a un dipresso del fatto loro (giacchè aver due volte la peste era caso piuttosto prodigioso che raro), giravano per mezzo alla pestilenza franchi e risoluti; come i cavalieri d’un tratto del medio evo, ferrati fin dove ferro ci poteva stare, e sopra palafreni conciati anch’essi, quanto era fattibile, a quel modo, andavano a zonzo (donde quella loro gloriosa denominazione d’erranti) a zonzo e alla ventura, fra una povera marmaglia pedestre di borghesi e di villani, che, per rintuzzare e ammortire i colpi, non avevano indosso altro che cenci. Bello, savio ed utile mestiere! mestiere, proprio, da far la prima figura in un trattato d’economia politica.

Con una tale sicurtà, temperata però dalle note sollecitudini, e dallo spettacolo frequente, dal pensiero incessante della calamità comune, andava Renzo verso casa sua, sotto un bel cielo e per un bel paese, ma non incontrando, dopo lunghi tratti di tristissima solitudine, se non qualche ombra vagante piuttosto che persona viva, o cadaveri portati alla fossa senza onoranza d’esequie, senza risonanza di canti funebri. Al mezzo circa della