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Il Griso rimase a scegliere in fretta quel di più che potesse essere il caso per lui; fece di tutto un fardello, e sfrattò. S’era bensì guardato di non toccar mai i monatti, di non esser tocco da loro; ma in quell’ultima furia del frugare, aveva poi tolti da presso al letto i panni del padrone, e scossili, senza pensare ad altro, per veder se ci fosse danaro. Ebbe però a pensarvi il dì vegnente, che, mentre stava gozzovigliando in una bettola, gli prese di subito un brivido, gli si annuvolaron gli occhi, gli venner meno le forze; e cascò. Abbandonato dai compagni, andò in mano de’ monatti, che, spogliatolo di quanto aveva indosso di buono, lo gittarono sur un carro; sul quale spirò, prima di giugnere al lazzeretto, dov’era stato portato il suo padrone.

Lasciando ora questo nel soggiorno de’ guai, ci conviene andare in cerca d’un altro, la cui storia non sarebbe mai stata mescolata colla sua, s’egli non l’avesse voluto a marcia forza; anzi si può dir di certo che non avrebbero avuto storia, nè l’uno nè l’altro: Renzo, voglio dire, che abbiam lasciato al nuovo filatoio, sotto il nome di Antonio Rivolta.

V’era stato cinque o sei mesi, salvo il ve-