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essere uno de’ più famosi; quel Delrio, le cui veglie costarono la vita a più uomini che non le imprese di qualche conquistatore; quel Delrio, le cui Disquisizioni Magiche (lo stillato di tutto ciò che gli uomini avevano, fino a’ suoi tempi, farneticato in quella materia) divenute il testo più autorevole, più irrefragabile, furono, per oltre un secolo, norma ed impulso potente di legali, orribili, non interrotte carnificine.
Dai trovati del volgo illetterato, la gente colta pigliava ciò che si poteva acconciar colle sue idee; dai trovati della gente colta, il volgo pigliava ciò che ne poteva intendere, e al modo che lo poteva; e di tutto si formava una indigesta, immane congerie di publica forsennatezza.
Ma ciò che dà maggior maraviglia, è il vedere i medici, dico i medici che fino da principio avevan creduta la peste, dico in ispecie il Tadino che l’aveva pronosticata, veduta entrare, tenuta d’occhio, per dir così, nel suo progresso, che aveva detto e predicato come ella era peste e si appiccava pel contatto, come dal non porvi riparo ne sarebbe venuta una infezione generale, vederlo poi, da questi effetti medesimi, cavare argomento certo delle unzioni venefiche e malefiche; lui