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mi son lasciato tirare! e da due pettegole! E costui par proprio che ci sguazzi dentro! Oh che gente c’è a questo mondo! —

Entrati nel castello, il signore fece condurre Agnese e Perpetua ad una stanza del quartiere assegnato alle donne, che teneva tre dei quattro lati del secondo cortile, nella parte posteriore dell’edificio posta sur un masso sporgente e isolato, a cavaliere ad un precipizio. Gli uomini alloggiavano nei lati dell’altro cortile a dritta e a manca, e in quello che rispondeva sulla spianata. Il corpo di mezzo, che separava i due cortili, e dava passaggio dall’uno all’altro, per un ampio androne aperto di rimpetto alla porta principale, era in parte occupato dalle provigioni, e in parte doveva servir di deposito per la roba che rifuggiti volessero ricoverar lassù. Nel quartiere degli uomini, v’era un picciolo appartamento destinato agli ecclesiastici, che potessero capitare. L’innominato accompagnò quivi in persona don Abbondio, che fu il primo a pigliarne il possesso.

Ventitrè o ventiquattro giorni stettero i nostri fuggiaschi nel castello, in mezzo ad un movimento continuo, in una gran compagnia, e che nei primi tempi andò sempre ingrossando; ma senza avventure di rilievo. Non pas-