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più d’una volta; per la resistenza delle cose stesse, rimasti inseguiti; ma alla esecuzione di questo vegliava la moltitudine, che vedendo finalmente convertito in legge il suo desiderio, non avrebbe sofferto che fosse per baia. Accorse tosto ai forni, a richieder pane al prezzo tassato; e lo richiese con quel piglio di risolutezza e di minaccia, che danno la passione, la forza e la legge insieme riunite. Se i fornai strillassero, non lo domandate. Sbracciarsi, rimenare, infornare e sfornare senza posa; perchè il popolo, sentendo pure in confuso che la era cosa violenta, assediava i forni continuo, per godere di quella ventura temporaria; affacchinare, dico, e scalmanarsi più del solito, per discapitare, ognun vede che piacere dovesse essere. Ma, da una parte i magistrati che intimavano pene, dall’altra il popolo che pressava e mormoreggiava ad ogni ritardo che alcun di quelli frapponesse in servirlo, e minacciava sordamente una di quelle sue giustizie, che sono delle peggiori che si facciano a questo mondo; non c’era redenzione, bisognava rimenare, infornare, sfornare e vendere. Però a farli continuare in quella impresa, non bastava che tenessero ordini severi, che avessero molta paura; era mestieri che potessero: e un po’ più che la cosa fosse