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con juicio. Abbondanza, abbondanza. Un po’ di passo per carità. Pane, pane. In prigione, in prigione. Che?” domandava poi ad uno che si era gettato mezza la persona dentro lo sportello, ad urlargli qualche suo consiglio o petizione o applauso che fosse. Ma costui, senza poter pure ricevere il “chè?”, era stato strappato indietro da uno che lo vedeva al punto di rimanere arrotato. Con queste botte e risposte, tra le incessanti acclamazioni, tra qualche fremito anche d’opposizione, che si lasciava intendere qua e là, ma era tosto compresso, ecco alla fine Ferrer arrivato alla casa, per opera principalmente di quei buoni ausiliarii.

Gli altri che, come abbiam detto, stavano quivi colle medesime buone intenzioni, avevano intanto lavorato a fare e a rifare un po’ di sgombro. Prega, esorta, minaccia; pigia, incalca, rimpinza di qua e di là, con quel raddoppiare di voglia, e con quel rinnovamento di forze che viene dal veder prossimo il fine desiderato; erano essi riusciti a divider quivi la calca in due, e poi a rinzeppare addietro le due calche, tanto che tra la porta e la carrozza, che vi si fermò davanti, v’era uno spazierello vuoto. Renzo, che, facendo un po’ da battistrada, un po’ da scorta, era arrivato