Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/345


341

attirerebbe nuove e più terribili sventure, in mezzo alle quali non potrebbe più sperare nè anche nella preghiera; e si affrettò di rinnegare quel pentimento momentaneo. Si tolse riverentemente la corona dal collo, e tenendola nella mano tremante, confermò, rinnovò il voto, chiedendo nello stesso tempo con una supplicazione accorata che le fosse concessa la forza di adempirlo, che le fossero risparmiati i pensieri e le occasioni le quali avrebbero potuto, se non ismuovere il suo animo, tormentarlo troppo. La lontananza di Renzo, senza nessuna probabilità di ritorno, quella lontananza che fino allora le era stata così amara, le parve ora una disposizione della Provvidenza che avesse fatti andare insieme i due avvenimenti per un fine solo; e si studiava di trovare nell’uno ragione di consolarsi dell’altro. E dietro a quel pensiero, si andava pur figurando che quella Provvidenza medesima, per compir l’opera, saprebbe ben trovar modo di far che Renzo si rassegnasse anch’egli, non pensasse più...... Ma appena una tale immaginazione fu entrata nella sua mente, vi mise tutto sossopra. La poveretta, sentendo che il cuore voleva di nuovo pentirsi, tornò alla preghiera, alle conferme, al combattimento, dal quale si rilevò, se ci si fa buona