Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/168


165

coi suoi amici? — Quel baggiano è stato la man del cielo pel mio negozio; se non avessi quel baggiano, sarei ben impacciato. — L’è usanza così.”

“L’è un’usanza sciocca. E a vedere quel che noi sappiam fare; chè finalmente chi ha portata qui quest’arte, e chi la fa andare, siamo noi; possibile che non si sieno corretti?”

“Finora no: col tempo può essere, i ragazzi che vengono su; ma gli uomini fatti, non c’è rimedio; hanno preso quel vezzo, non lo mutano più. Che è poi finalmente? L’era ben altra cosa quelle galanterie che t’hanno fatte, e il di più che ti volevano fare i nostri cari compatriotti.”

“Già, è vero: se non c’è altro male....”

“Ora che sei persuaso di questo, tutto andrà bene. Vieni dal padrone; e coraggio.”

Tutto in fatti andò bene, e tanto a seconda delle promesse di Bortolo, che crediamo inutile di farne particolar relazione. E fu veramente providenza; perchè la scorta che Renzo aveva lasciato in casa, vedremo or ora quanto fosse da farvi su fondamento.