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per non perderli e disviare il negozio; ma il padrone mi vuol bene, e scorta ne ha. E, a dirtela, in gran parte lo deve a me, senza vantarmi: egli il capitale, ed io quella poca abilità. Sono il primo lavorante, sai? e poi, a dirtela, sono il factotum. Povera Lucia Mondella! Me la ricordo come se fosse da ieri: una buona ragazza! sempre la più composta in chiesa; e quando si passava da quella sua casetta.... La vedo ancora quella casetta, fuori del paese, con un bel fico che sormontava il muro.....”
“No, no; non ne parliamo.”
“Voglio dire che quando si passava da quella casetta, sempre si sentiva quell’aspo, che andava, che andava, che andava. E quel don Rodrigo! già anche al mio tempo, era su quella strada; ma ora fa il diavolo affatto, a quel che veggio; fin che Dio gli lascia la briglia sul collo. Dunque, come io ti diceva, anche qui si patisce un pò la fame.... E a proposito, come stai d’appetito?”
“Ho mangiato poco fa, in viaggio.”
“E a danari, come stiamo?”
Renzo stese l’una delle palme, e l’appressò
t. i.i. | 11 |