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“E che n’è avvenuto?”

“Non si sa; sarà scappato, o sarà nascosto in Milano: son gente che non ha casa nè tetto, e da per tutto trovano da alloggiare e da rintanarsi: però finchè il diavolo può, e vuole aiutarli: ci dan poi dentro quando se lo pensano meno; perchè, quando la pera è matura, convien ch’ella caschi. Per ora si sa di sicuro che le lettere sono rimaste in mano della giustizia, e che v’è descritta tutta la cabala; e si dice che ne andrà di mezzo molta gente. Tal sia di loro; che hanno gettato sossopra mezzo Milano, e volevano anche far peggio. Dicono che i fornai sono birbi. Lo so anch’io; ma bisogna impiccarli per via di giustizia. C’è del grano nascosto. Chi non lo sa? Ma tocca a chi comanda di tener buone spie, e andarlo a disotterrare, e far ballar per aria gli ammassatori in compagnia de’ fornai. E se chi comanda non fa niente, tocca alla città di ricorrere; e se non danno retta alla prima, ricorrere ancora; chè a forza di ricorrere si ottiene; e non metter su un’usanza così scelerata d’entrare a furore nelle botteghe e nei fondachi a far bottino.”

A Renzo quel poco mangiare era tornato in tossico. Gli pareva mill’anni d’esser fuori e