Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
131 |
tornarono in sè. La più parte voglio dire; v’era bene dei diavoli che, per rubare, avrebber dato fuoco anche al paradiso; ma visto che la gente non era del loro parere, dovettero torsene giù, e star cheti. Indovinate mo chi sopravvenne. Tutti i monsignori del duomo, in processione, a croce alzata, in abito corale; e monsignor arciprete cominciò a predicare da una parte, e monsignor penitenziere da un’altra, e poi altri di qua e di là: ma, brava gente; ma che cosa volete fare?, ma è questo l’esempio che date ai vostri figliuoli? ma tornate a casa; ma avrete il pane a buon mercato; ma andate a vedere, che la meta è affissa su pel canti.”
“Era vero?”
“Come! se era vero? Volete che i monsignori del duomo venissero in cappa magna a dir su delle fandonie?”
“E la gente che cosa fece?”
“A poco a poco se ne andarono; corsero ai canti; e, chi sapeva leggere, la c’era proprio la meta. Dite un po’: il pane d’un soldo, otto once di peso.”
“Che bazza!”
“La vigna è bella; pur che la duri. Sapete quanta farina hanno mandata male tra