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bisogno; perchè noi siamo come il mare, che riceve acqua da tutte le parti, e la torna a distribuire a tutti i fiumi.”
Qui ricomparve Lucia col grembiale così carico di noci che a fatica lo reggeva, tenendone i due capi sospesi colle braccia tese e allungate. Mentre fra Galdino, levatasi la bisaccia di collo la poneva giù e ne scioglieva la bocca, per introdurvi l’abbondante elemosina, la madre fece un volto attonito e severo a Lucia, per la sua prodigalità; ma Lucia le diede una occhiata che voleva dire: mi giustificherò. Fra Galdino proruppe in elogi, in augurii, in promesse, in ringraziamenti, e rimessa la bisaccia si avviava. Ma Lucia richiamatolo: “vorrei un servigio da voi,” disse, “vorrei che diceste al padre Cristoforo, che ho gran premura di parlargli, e che mi faccia la carità di venire da noi poverette, subito, subito; perchè non posso venire io alla chiesa.”
“Non volete altro? Non passerà un’ora che il padre Cristoforo saprà il vostro desiderio.”
“Mi fido.”
“Non dubitate.” E così detto se n’andò un po’ più curvo e più contento di quel che fosse venuto.