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gità e sevitie che dagl’huomini temerarij si vanno moltiplicando, se non sè arte e fattura diabolica, attesochè l’humana malitia per sè sola bastar non dourebbe a resistere a tanti Heroi, che con occhij d’Argo e braccj di Briareo, si vanno trafficando per li pubblici emolumenti. Per locchè descriuendo questo Racconto auuenuto ne’ tempi di mia verde staggione, abbenchè la più parte delle persone che vi rappresentano le loro parti, sijno sparite dalla Scena del Mondo, con rendersi tributarij delle Parche, pure, per degni rispetti, si tacerà li loro nomi, cioè la parentela, et il medemo si farà de’ luoghi, solo indicando li Territorij generaliter. Nè alcuno dirà questa sij imperfettione del Racconto, e defformità di questo mio rozzo Parto, a meno questo tale Critico non sij persona affatto diggiuna della Filosofia: che quanto agl’huomini in essa versati, ben vederanno nulla mancare alla sostanza di detta Narratione. Imperciocchè, essendo cosa euidente, e da verun negata non essere i nomi se non puri purissimi accidenti.....