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esempio come anche quivi si potesse non solo vivere ma godere. Ma queste pure le erano odiose per un altro verso. I loro sembianti di pietà e di contentezza le riuscivano come un rimprovero della sua inquietudine e dei suoi portamenti bisbetici; ed ella non lasciava sfuggire occasione di deriderle dietro le spalle come pinzochere, di morderle come ipocrite. Forse sarebbe stata meno avversa ad esse se avesse saputo o indovinato che quelle poche palle nere che s’eran trovate nel bossolo che decise della sua accettazione, v’erano appunto state poste da quelle.

Qualche consolazione le pareva talvolta di trovare nel comando, nell’esser corteggiata al di dentro, visitata adulatoriamente da alcuno di fuori, nello spuntar qualche impegno, nello spendere la sua protezione, nel sentirsi chiamar la signora: ma quali consolazioni! L’animo che sentiva la loro insufficienza, avrebbe voluto di quando in quando aggiungervi e godere con esse le consolazioni della religione; ma queste non vengono se non a chi trascura quelle altre: come il naufrago, a volere afferrare la tavola che può condurlo in salvo su la riva, dee pure sciogliere il pugno, e abbandonare le alghe, e gli sterpi, che aveva abbrancati per una rabbia d’istinto.