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parenti, diventava custode e scorta della giovane monacanda, nel tempo tra la domanda e la vestizione; tempo che veniva speso in visitare le chiese, i palazzi publici, le conversazioni, le ville, i santuarii: tutte le cose in somma più notabili della città e dei contorni; affinchè le giovani, prima di proferire un voto irrevocabile, vedessero bene a che cosa davano un calcio. “Bisognerà pensare a una madrina,” disse il principe: “perchè domani verrà il vicario delle monache per la formalità dell’esame, e subito dopo Gertrude verrà proposta in capitolo per essere accettata dalle madri.” Proferendo queste parole egli s’era voltato verso la principessa: e questa credendo che fosse un invito a proporre, cominciava: “vi sarebbe.......” Ma il principe interruppe: “no, no, signora principessa; la madrina dee prima di tutto gradire alla sposina; e benchè l’uso universale dia la scelta ai parenti, pure Gertrude ha tanto giudizio, tanta aggiustatezza, che merita bene d’esser cavata dell’ordinario. E qui rivolto a Gertrude, in atto di chi annunzia una grazia singolare, continuò: “ognuna delle dame che si sono trovate questa sera alla conversazione, possede le condizioni, necessarie per esser ma-