quella che le era stata dettata. Quando, alzato lo sguardo alla faccia del padre, quasi per esperimentare le sue forze, scorse su quella una inquietudine così cupa, una impazienza così minaccevole, che risoluta per tema, con la stessa prontezza con che avrebbe preso la fuga dinanzi un oggetto terribile, proseguì: “son qui a domandare di essere ammessa a vestir l’abito religioso, in questo monastero, dove sono stata allevata così amorevolmente.” La badessa rispose subito, dolerle assai in quel caso che i regolamenti le vietassero di dare immediatamente una risposta, la quale doveva venire dai suffragii comuni delle suore, e alla quale doveva precedere la licenza dei superiori. Che però Gertrude conosceva abbastanza i sentimenti che si avevano per lei in quel luogo per prevedere quale questa risposta sarebbe; e che intanto nessun regolamento impediva alla badessa e alle suore di manifestare la consolazione che sentivano di quella domanda. Levossi allora un frastuono confuso di congratulazioni e di acclamazioni. Vennero tosto grandi bacili colmi di dolci, che furono presentati prima alla sposina, e poscia ai parenti. Mentre alcune delle monache se la rapivano, altre facevano complimenti alla madre, altre al principino, la badessa fece pregare il