Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
291 |
ricevute: verrebbe poi un giorno il signor principino con la sua sposa, la quale aveva certamente a essere una gran dama; e allora non solo il monastero, ma tutto il paese sarebbe in movimento. La vecchia aveva parlato mentre spogliava Gertrude, quando Gertrude era coricata, parlava ancora che Gertrude dormiva. La giovinezza e la fatica erano state più forti delle cure. Il sonno fu affannoso, torbido, pieno di sogni penosi; ma non fu rotto che dalla voce stridula della vecchia, che venne di buon mattino a riscuoterla, perchè si apparecchiasse alla gita di Monza.
“Alto, alto, signora sposina: è giorno fatto; e perchè ella sia vestita e assettata, ci vorrà anche un’ora almeno. La signora principessa si sta alzando; e l’hanno svegliata quattr’ore prima del solito. Il signor principino è già sceso alle scuderie, poi è tornato su, ed è all’ordine di partire quando che sia. Vispo come un lepraotto quel diavoletto: ma! egli era tale fino da bambino; e posso ben dirlo io, che l’ho tenuto nelle mie braccia. Ma quando è alla via, non si vuol farlo aspettare, perchè, sebbene sia della miglior pasta del mondo, allora s’impazientisce e strepita. Poveretto! Bisogna compatirlo, è effetto di temperamento;