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e dinanzi agli edifizii ammirati dallo straniero, egli pensa con desiderio inquieto al camperello del suo paese, alla casuccia a cui egli ha già posti gli occhi addosso da gran tempo, e che comprerà, tornando ricco a’ suoi monti.

Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli nè pure un desiderio sfuggevole, chi aveva composti in essi tutti i disegni dell’avvenire; e ne è sbalzato lontano da una forza perversa! Chi strappato ad un tempo alle più care abitudini, e sturbato nelle più care speranze, lascia quei monti per avviarsi in traccia di stranieri che non ha mai desiderato di conoscere, e non può colla immaginazione trascorrere ad un momento stabilito pel ritorno! Addio, casa natale, dove sedendo con un pensiero occulto, s’imparò a distinguere dal romore delle orme comuni il romore di un’orma aspettata con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si compiaceva di figurarsi un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l’animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; dove era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore