Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/245

238


Chi domandasse come fra Cristoforo avesse così tosto a sua disposizione quei mezzi di trasporto per acqua e per terra, mostrerebbe di non conoscere qual fosse il potere di un cappuccino tenuto in concetto di santo.

Restava di pensare alla custodia delle case. Il padre ne ricevette le chiavi, incaricandosi di consegnarle a coloro, che Renzo ed Agnese gl’indicarono. Quest’ultima, consegnando la sua, mise un gran sospiro, pensando che in quel momento la casa era aperta, che il diavolo vi era stato, e chi sa che cosa vi rimaneva da custodire!

“Prima che partiate,” disse il padre: “preghiamo tutti insieme il Signore perchè sia con voi in codesto cammino e sempre; e sopra tutto vi dia forza, vi dia amore di volere ciò ch’Egli ha voluto.” Così dicendo s’inginocchiò nel mezzo della chiesa; e tutti fecer lo stesso. Poi ch’ebbero orato pochi momenti in silenzio, egli con voce sommessa, ma distinta, articolò queste parole: “noi vi preghiamo ancora per quel poveretto che ci ha condotti a questo passo. Noi saremmo indegni della vostra misericordia, se non ve la domandassimo di cuore per lui: ne ha tanto bisogno! Noi, nella nostra tribolazione, abbiamo questo conforto, che