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prima volta. Quand’egli ebbe fatti pochi passi fuori dell’osteria, si guardò indietro e vide che i due che aveva lasciati seduti in cucina, lo seguivano: si fermò allora coi suoi compagni, come se dicesse: vediamo che cosa vogliono da me costoro. Ma i due, quando s’accorsero d’essere osservati, si fermarono anch’essi, si parlarono sotto voce, e tornarono indietro. Se Renzo fosse stato tanto presso da rilevarne le parole, gli sarebbero queste parute strane assai. “Sarebbe però un bell’onore, senza contare la mancia,” diceva uno dei malandrini, “se tornando al palazzo, potessimo raccontare di avergli spianate le costure in fretta in fretta, e così da per noi, senza che il signor Griso fosse qui a regolare.”

“E guastare il negozio principale!” rispondeva l’altro. “Ecco, si è addato di qualche cosa; si ferma a guardarci. Ih, se fosse più tardi! Torniamcene, per non dar sospetto. Vedi che vien gente da ogni parte: lasciamoli andar tutti a pollaio.”

V’era in fatti quel brulichio, quel ronzo che si sente in un villaggio sul far della sera, e che dopo pochi momenti dà luogo alla quiete solenne della notte. Le donne venivano dal campo, portandosi in collo i bambini, e traendo