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il modo di condurre a fine l’impresa, senza che rimanesse traccia degli autori, il modo anche di rivolgere i sospetti a un’altra parte con indizii fallaci, d’impor silenzio alla povera Agnese, d’incutere a Renzo tale spavento da fargli passare il dolore, e il pensiero di ricorrere alla giustizia, e anche la voglia di lagnarsi; e tutte le altre bricconerie necessarie alla riuscita della bricconeria principale. Noi tralasciamo di riferire quei concerti, perchè, come il lettore vedrà, non sono necessarii all’intelligenza della storia, e c’incresce di trattenerci e di trattenerlo lungamente a sentir parlamentare quei due fastidiosi ribaldi. Basta che, mentre il Griso se ne andava per metter mano all’esecuzione, don Rodrigo lo richiamò, e gli disse: “ascolta: se per caso quel tanghero temerario vi desse nell’unghie questa sera, non sarà male che gli sia dato anticipatamente un buon ricordo sulle spalle. Così l’ordine che gli verrà intimato domani di star zitto, farà più sicuramente l’effetto. Ma non lo andate a cercare, per non guastare quello che più importa: mi hai inteso.”

“Lasci fare a me,” rispose il Griso, inchinandosi con un atto d’ossequio e di millanteria; e andò. La mattina si spendette a

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