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piastrelle nell’acqua, nè a veder pescare, nè a giuocare colle reti appese al muro ad asciugare, nè....”
“Poh, zia; non sono poi un ragazzo.”
“Bene, abbi giudizio, e quando tornerai colla risposta... guarda; queste due belle parpagliole nuove sono per te.”
“Datemele ora, che....”
“No, no, tu le giucheresti. Va e portati bene, che ne avrai anche di più.”
Nel rimanente di quella lunga mattina si videro certe novità che misero non poco in sospetto l’animo già conturbato delle donne. Un mendico, nè sfinito nè cencioso come i suoi pari, e con un non so che di oscuro e di sinistro nel sembiante, entrò a domandare per Dio, gettando qua e là certi occhi da spione. Gli fu sporto un pezzo di pane ch’egli ricevette e ripose con una indifferenza mal dissimulata. Si trattenne poi con una certa impudenza e nello stesso tempo con esitazione, facendo molte inchieste, alle quali Agnese si affrettò di rispondere sempre il contrario di quello che era. Movendosi, come per partire, finse di errare la porta, entrò per quella che metteva alla scala, e quivi die’ d’occhio in fretta, quanto potè. Gridatogli dietro: “ehi ehi! dove andate galantuomo? per di qua,”