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pur tartassati e sfregiati, non v’essendo più cui dare, e non volendo trovarsi impacciati nella gente che già accorreva, se la batterono dall’altra parte: e Ludovico si trovò solo con quei due funesti compagni ai piedi, in mezzo ad una folla.

“Com’è andata? — Gli è uno. — Son due. — Gli ha fatto un occhiello nel ventre. — Chi è stato ammazzato? — Quel prepotente. — Oh santa Maria, che sconquasso! — Chi cerca trova. — Un momento le paga tutte. — Anch’egli ha finito. — Che colpo! — Vuol essere una faccenda seria. — E quell’altro disgraziato! — Misericordia! che spettacolo! — Salvatelo, salvatelo. — Sta fresco anch’egli. — Vedete come è concio! va tutto a sangue. — Scappate, pover uomo, scappate! Non vi lasciate pigliare.”

Queste parole, che più di tutte si facevano sentire nel frastuono confuso di quella pressa, esprimevano il voto comune; e col consiglio venne anche l’aiuto. Il fatto era accaduto vicino ad una chiesa di capuccini, asilo, come ognuno sa, impenetrabile allora ai birri, e a tutto quel complesso di cose e di persone che si chiamava la giustizia. L’uccisore ferito fu quivi condotto o portato dalla folla, quasi fuor di senso; e i frati lo ricevettero dalle mani