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54 gli elementi tecnici della pittura

condizioni enunciate allora che le masse dei vapori esalati dalla terra si interpongono ai raggi del sole, mentre in parte ne sono illuminati direttamente o riflettono la luce diffusa dall’atmosfera, mostrandosi ora tinti di tutte le gamme, dall’aranciato al rosso cupo ed al violetto, od azzurreggianti sino all’oltremare più intenso.

In soluzioni d’acqua ed essenze aromatiche od alcooliche, oppure di acqua ed acetato di piombo, o di calce, o di latte, si può sempre verificare la tendenza all’azzurro provocata nel liquido dalla suddivisione di queste sostanze di densità differente, quando si osservano per riflessione, e giallognole se si guardano per trasparenza in un recipiente di vetro posto contro la luce.

Una colonna di fumo che s’innalza nell’aria ripete la cono ranciate o rosse dizione di due mezzi di densità diversa, e perciò se il fumo è veduto contro il cielo luminoso apparisce rossastro, e sembra azzurro quando distacca su di un fondo oscuro, perché è solo per la luce riflessa che allora possiamo vederlo.

La tinta azzurra dei mezzi torbidi si palesa meglio ogni volta che le particelle in sospensione nell’aria, nei liquidi o nei gaz, sono vedute contro uno spazio od una superfice nereggiante. L’azzurro del cielo viene dalla quantità enorme di pulviscoli contenuti nell’aria i quali riflettono la luce del sole, avendo dietro a sé il vuoto immensurabile nel quale la terra si muove.

Così le gradazioni più o meno intense d’azzurro delle montagne lontane provengono dal loro colore proprio o investito d’ombra, attenuato dallo spessore d’atmosfera più chiara interposta. Nel paesaggio quindi la colorazione prodotta dallo stato atmosferico segue principalmente questa legge dei mezzi torbidi, che manifestasi nei suoi estremi rosso ed azzurro secondo che la luce del sole trova maggiore o minore