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74 gli elementi tecnici della pittura

trasparente ad altro di densità diversa. Nei corpi trasparenti omogenei, quelli cioè nei quali la densità ed elasticità dell’etere si mantiene uguale in tutti i punti del medesimo corpo, la rifrazione segue la legge enunciata, che si dice di rifrazione semplice, perché ad un raggio incidente corrisponde un sol raggio emergente, ma se la costituzione molecolare del corpo è tale da variare nello stesso corpo la densità ed elasticità dell'etere secondo certe direzioni, la luce, per queste direzioni, subirà altrettanti ritardi od aumenti di velocità e sarà rifratta per ciascheduna di esse.

A simile sdoppiarsi della luce emergente da un sol raggio d’incidenza si è dato il nome di fenomeno della doppia rifrazione.

Tutti i sistemi cristallini, salvo il monometrico, presentano condizioni molecolari per le quali le direzioni della luce attorno ad un punto non rimangono le medesime, ma si dividono e si dicono perciò birefrangenti. Nello spato d’Islanda, cristallo del sistema romboedrico, la doppia rifrazione si manifesta in modo singolare, tanto è diversa l’elasticità dell’etere nella direzione dell’asse di cristallizzazione, e nelle direzioni perpendicolari a questo, talché la separazione del raggio incidente nei due emergenti non presenta incertezze di sorta.

Questo si prova ponendo un cristallo di spato sopra un cartone bianco che abbia segnato un punto in nero o (fig. 38): guardando attraverso il cristallo questo punto l’occhio ne vede due immagini in o' ed o, e tenuto fisso il cartone facendo rotare il cristallo, l’una immagine si mantiene ferma mentre l’altra le gira attorno.

Il raggio incidente o si è dunque diviso in due raggi: uno l'o' e che rappresenta l’immagine fissa e chiamasi il raggio ordinario perché segue l’andamento della rifrazione