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cause determinanti dei colori 69

cedono fra le due superfice delle lamine trasparenti e sottili, avendosi allora produzione di colore anziché di oscurità. In tal caso la luce incidente sulle lamine viene riflessa in parte dalla prima superfice, e penetra in parte fino alla seconda per ivi riflettersi e uscirne di nuovo in direzione parallela al raggio riflesso primitivo, ma in ritardo del tempo impiegato a penetrare la grossezza della lamina, e perciò capace d’interferire sul primo.

Infatti siano le due superfice di una lamina in L M ed L'M' (fig. 33 ) e sia AB il raggio incidente. Al punto di incidenza B il raggio AB si dividerà in B D raggio riflesso e in B C porzione di raggio rifratto nella lamina.

Fig. 33.

Ma la porzione di raggio B C sarà a sua volta riflesso sulla seconda lamina L’M’per rifrangersi uscendo secondo la linea EF.

Evidentemente il raggio ABCEF deve impiegare un tempo maggiore per arrivare in F che non il raggio ABD per giungere in D. Il ritardo dipenderà non solo dalla differenza di spazio percorso, ma dalla velocità diminuita per il raggio ABCEF dalla densità del vetro, maggiore di quella dell’aria, lungo il tratto BCE. Anche l’avvicinamento maggiore o minore dei raggi BD ed EF sarà dipendente dalla grossezza della lamina, sino a toccarsi e dar luogo, per interferenza, o al distruggersi di certi