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62 gli elementi tecnici della pittura

si può rendere ancora più semplice guardando attraverso il prisma e contro la luce del cielo una fenditura sottile, vedendosi anche a questo modo i sette colori semplici. Ma per avere uno spettro ampio e nitido, senza l’inconveniente del dover correre dietro allo spostamento continuo del raggio luminoso che segue il moto del sole, necessitano istrumenti e condizioni che l'artista difficilmente può procurarsi.

Newton chiamò spettro l’immagine colorata prodotta dal prisma e dispersione il separarsi degli elementi semplici della luce, distinguendo coi nomi già detti di rosso, aranciato, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto, i colori che nella lunga serie di gradazioni offerte dallo spettro, si mostrano più distinti. Dedusse anche dalla diversa divergenza dei raggi colorati all'uscita dal prisma, gli indici di rifrazione di ciascun colore; minimo nel rosso e massimo nel violetto; dimostrando inoltre che i colori spettrali sono semplici od indecomponibili.

Infatti, intercettando con uno schermo tutti i colori dello spettro, meno, per esempio, l'azzurro (fig. 28)

Fig. 28.

e facendo passare il raggio azzurro attraverso un secondo prisma, questo raggio devia e si disperde di nuovo a ventaglio mantenendo però inalterato il suo colore.