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cause determinanti dei colori 57

dell’angolo di rifrazione, si dice angolo limite, ed è solo quando la luce riflessa è forzata in quest’angolo che l’effetto del raggio riflesso riproduce tutta la intensità luminosa della sorgente di luce, senza che occorra una superficie propriamente speculare, come appunto è il caso del miraggio nel deserto o della fata morgana nelle nubi.

Fig. 21.

Ma la proprietà principale della rifrazione è, per noi, quella di separare luci di diversa natura, per quanto apparentemente riunite in fascio omogeneo e mosse in una stessa direzione, giacché ogni raggio semplice avendo una rifrangibilità propria non può, nel passaggio da un mezzo all’altro, uniformarsi all’indice di rifrazione degli altri raggi costituenti il fascio luminoso.

Questo risultato, però, non è visibile se non è raggiunta una conveniente separazione dei raggi rifratti.

Nel passaggio della luce omogenea da un mezzo terminato da facce parallele, come una lastra di vetro, il raggio incidente penetra deviando secondo la legge già detta, ma per uscirne con direzione parallela al raggio d’incidenza, solo spostandosi alquanto, non accadendo sulla seconda