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56 gli elementi tecnici della pittura

terno del tamburo e modificarne la direzione. Così un raggio IO incidente, si riflette in OR e si rifrange seguendo la linea OR’.

Osservando l’istrumento molto di profilo, si vede come il raggio rifratto sia sullo stesso piano del raggio incidente, e quindi anche del raggio riflesso, dal mantenersi tutti questi raggi paralleli al fondo metallico del tamburo. La distanza di R ed R’ dalla normale N può dare il rapporto esatto dell’angolo di riflessione coll’angolo di rifrazione, e facendo rotare il tamburo sulla sua base, si riscontra come, in direzioni differenti del raggio incidente, il rapporto RN ed R’N, si mantenga costante. Questo rapporto fra due dati mezzi di densità differente si dice indice di rifrazione relativo, notando però che si inverte secondo che si considera il passaggio dal mezzo più denso al meno denso e viceversa.

Si deve pure notare una circostanza particolare della rifrazione, conseguenza del rapporto costante fra il raggio incidente ed il raggio rifratto, quando la luce passa da un mezzo più denso in uno meno denso. E questa consiste nel fatto che mentre un raggio si propaga sempre dall’aria nell’acqua, qualunque sia l’angolo d’incidenza, la stessa cosa non accade nel cammino inverso, imponendosi perchè il raggio luminoso possa uscire dall’acqua nell’aria un limite d’inclinazione.

Se una sorgente luminosa fosse nel punto S (fig. 21), posto nell’acqua, i suoi raggi, oltre un angolo di riflessione di 48°35, non si rifrangerebbero più all’uscita nell’aria, perchè la loro direzione non potrebbe essere che o lungo la linea di separazione o al disotto di questa. Ma siccome al disotto non sarebbero più di rifrazione ma di riflessione, così la luce emanata da S presenterebbe il carattere particolare della riflessione totale. Questo valore massimo