Pagina:I principii scientifici del divisionismo.pdf/54

40 gli elementi tecnici della pittura

un cadmio, invece che ad una terra gialla; ad un azzurro oltremare, piuttosto che ad un nero; ad un bleu di Prussia anziché ad un cobalto, trascina a dover mescolare e rimpastare tinte su tinte per delle ore prima di rimettersi in certo equilibrio, ed anzi dati questi punti falsi di partenza il più delle volte è impossibile venire a capo dell’imitazione ed il miglior partito è rinunciare all’impresa, o togliendo ogni colore dal dipinto, ritornare da capo.

Ma sarà sempre collo stesso contingente di attitudini intellettuali di cui ciascun artista è fornito che sarà ripresa la lotta dell’imitazione, talché chi non riesce dopo una certa somma di esperienza a concepire mentalmente i risultati dei miscugli dei colori senza procedere all’atto mate riale, ed a mo’ di esempio, chi non riesce mai a capire che un po’ di bianco e di nero forma una tinta azzurra che può bastare alla imitazione di certi azzurri, ma tutte le volte che si trova a dover imitare questi azzurri va inconsultamente a intingere il suo pennello nel bianco e in un blu di Prussia, fatalmente questo pittore cadrà in una impossibilità materiale di accostarsi all’azzurro cercato e l’opera sua si risentirà sempre di questo difetto intrinseco nel quale non ha che vedere né l’occhio, né il colore che serve da modello, né il fine stesso che si propone tale pittore, il quale tuttavia saprà sempre dirvi benissimo quando gli si volesse mettere un tassello nei calzoni di stoffa di ore diverso, che le due tinte non sono precise, e vedrà benissimo la menoma scolorazione prodotta dalla luce su di una tappezzeria, e saprà egregiamente giudicare se la copia di un dipinto sarà eguale all’originale ed indicarne anche le più delicate differenze.

Dunque la facoltà di imitare non istà essenzialmente nel saper vedere le disuguaglianze o le uguaglianze dei colori, ma nel criterio di ricavare da colori in sé differenti delle