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38 gli elementi tecnici della pittura

superfice ciascheduno componga da sè le tinte grigiastre che ha saputo così bene discernere per eguali, noi assisteremmo indubbiamente ad uno spettacolo di risultati assai diversi. A quella semplicità di moti e facilità di disimpegno dimostrata nella scelta dei colori eguali, già preparati, verrà, man mano che procede la ricerca d’imitazione sulla tavolozza, sostituendosi un’ansia, un ’ impazienza, un corruccio, una stanchezza sempre più visibile, che si verrà mostrando anche sulle rispettive tele una varietà di campioni di colori da far credere che si tratti della copia di tutt’altre tinte e che da ogni pittore si sia improvvisamente perduto ogni criterio di eguaglianza, tanto diversi l’uno dall’altro e dai modelli saranno i colori risultanti nelle singole imitazioni.

Ma ciò che è più interessante è questo, che, fatto deporre tavolozze e pennelli e chiamati a pronunziarsi sull’opera collettiva, per sciegliere chi si sarà avvicinato di più colla copia al modello, tornerà il criterio della somiglianza a farsi strada nello spirito di tutti e da ognuno verrà indicato quello che nella copia sarà riescito meglio ad imitare i modelli proposti.

Questo esperimento, che con varianti trascurabili si fa tutti i giorni nelle scuole di pittura, mette in rilievo due fatti importantissimi. L’uno che il giudizio sull’eguaglianza dei colori non ha nessuna relazione coll’abilità necessaria per imitarli, l’altro che per imitare i colori non basta avere il criterio per distinguere quando due colori sono differenti l’uno dall’altro, ma che occorrono delle doti particolari per riescire coi colori della tavolozza ad imitare delle tinte composte e che non hanno corrispondente uguale sulla tavolozza per essere passate con un semplice atto meccanico da questa sul dipinto.

Restando nell’esempio proposto di un grigio rossastro da