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30 gli elementi tecnici della pittura


Certamente, come osserva Bruke1, se nessun fatto è direttamente opposto alla teoria di Young, essa non si appoggia però sopra esperienze così positive che non si possa confutare in qualche punto.

Ed in vero questa teoria non sostenuta da alcuna base anatomica subì molti attacchi. Hering nel 1878 tentò sostituirla col supposto di una sostanza della retina il cui consumo desterebbe la sensazione del bianco, del giallo e del rosso originando nella rinnovazione il verde, l’azzurro ed il nero. Scomposizione e ricomposizione di una sostanza fotochimica ipotetica che vale quanto le tre fibre nervose dello Young ed il rosso retinico scoperto da Boll che poi si verificò mancare nella macchia gialla, la plaga più semplice e centrale della retina dove la visione si effettua colla maggiore attività e precisione; colla differenza però che la teoria di Young non è in contradizione con nessun fatto anatomico, poichè nulla si conosce delle funzioni degli elementi sensibili della retina, ma esprime semplicemente che le sensazioni colorate sono il risultato di tre azioni distinte, che si producono nella sostanza nervosa2.

Da quanto si è sommariamente esposto sulla complicatissima costituzione dell’occhio, risulta evidente che le immagini esteriori vengono assoggettate alle leggi che reggono il senso della vista.

Alcune alterazioni sono dovute alla disposizione retico lata o concentrica delle fibre dei tessuti trasparenti dell’occhio, come quelli della cornea e del cristallino. L’umore acqueo, che bagna costantemente l’occhio all’esterno per

  1. E. Bruke, Des couleurs au point de vue physique, physiolo gique, artistique et industriel. — Paris, J. B. Baillière et fils, 1866, pag. 88.
  2. Helmholtz, Optique physiologique, traduite par Juval et Klein. Paris, 1867, pag. 383.