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visione oculare e visione soggettiva 29

sensibile della retina e quindi per ogni filamento del nervo ottico, presiedenti rispettivamente alla trasmissione del rosso, del verde e del violetto.

Queste tre sorta di fibre, distinte per la qualità dei raggi colorati che trasmettono al nostro occhio, sarebbero eccitabili da qualunque sorta di luce: ma prevalentemente per quella cui ciascuna fibra è particolarmente adatta a trasmettere, cioè le fibre del rosso per la luce semplice rossa, quelle del verde per la luce semplice verde e quelle del violetto per la luce semplice violetta.

Per spiegare, ad esempio, come avvenga la sensazione dei diversi gialli, Young suppone che la luce gialla provochi egualmente le fibre del rosso e quelle del verde senza prevalenza di nessuno dei due sistemi di fibre, e da ciò la sensazione del giallo puro, mentre questo stesso giallo propenderà verso il rosso od il violetto se le fibre corrispondenti a questi colori saranno state in qualche modo sufficentemente eccitate. Così accadrebbe per gli altri colori intensi più o meno secondo il prevalere dell’azione nervosa dell’uno o dell’altro ordine di fibre. Dall’eccitazione simultanea di tutti e tre i sistemi di fibre risulterebbe la sensazione della luce bianca.

La teoria di Young spiega pure come avvenga la perdita di intensità colorante quando aumenti la luce influente su di un colore sino a renderlo bianco, ed è d’uopo convenire, ammesso questo sistema di tre fibre, che se sotto l’in flusso di una luce verde di media intensità l’eccitamento delle fibre del rosso e del violetto può passare inavvertito, man mano che la luce aumenti di intensità la loro azione si renderà più sensibile a scapito della saturazione del verde, finché, crescendo la luce e manifestandosi il concorso di tutte e tre le specie di fibre, dalle quali nasce la sensazione del bianco, tale verde passerà per conseguenza al bianco.