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26 gli elementi tecnici della pittura

dell’occhio e segnatamente del cristallino, che, secondo Sturm, non si può considerare in nessun modo come una lente sferica ordinaria.

Un organo così complesso come è l’occhio è ben lontano dal poter funzionare a somiglianza di cristalli fissi in cerniere metalliche e mossi per manovelle e viti. Ma assai più malagevole riesce il penetrare nel più complicato laberinto delle sensazioni che l’occhio ci trasmette dopo che i raggi luminosi, attraversato l’ordine dei mezzi rifrangenti, vengono a toccare colla retina il sistema nervoso.

La descrizione anatomica e la topografia dei nervi ottici a nulla servono per dare un’idea del meccanismo mediante il quale l’occhio percepisce la varietà dei colori. Dei nervi ottici non è nota che la singolarissima proprietà di essere atti soltanto alla trasmissione delle impressioni luminose, essendo inerti per ogni altro ufficio. Infatti i nervi ottici possono venire, sull’essere vivente, compressi, cauterizzati, tagliati, distrutti, senza dar luogo ad alcun senso di dolore, le irritazioni meccaniche traducendosi esclusivamente in soggettive sensazioni luminose.

Queste sensazioni, che la luce ha la virtù di destare e coordinare secondo leggi costanti, dettero origine a teorie che non essendo contradette dai fatti servono di soddisfacente spiegazione aiutando alle deduzioni pratiche che importa ricavare all’artista, non certamente per la critica delle teorie, ma per l’importanza dei fatti stessi raggruppati dai teorici, e di una utilità decisiva, per quanto si riferisce alla luce ed ai colori, sia alla intelligenza del vero che a. distinguere le impressioni soggettive per le quali gli si aprono le vie dell’arte.