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22 gli elementi tecnici della pittura

lenti convergenti applicato ad una camera oscura, che tale si può considerare la cavità interna del globo dell’occhio tappezzata in nero dalla membrana coroidea: la pupilla ne è l’apertura d’accesso ai raggi luminosi ed ha l’iride come diaframma moderatore, mentre il cristallino agisce come obbiettivo e la retina come schermo di ricevimento dell’immagine degli oggetti esterni.

Si dimostra che l’occhio risponde teoricamente e sperimentalmente ad un istrumento ottico di lenti convergenti e che le immagini vi si riproducono sulla retina a guisa della camera oscura col cosidetto occhio ridotto, semplificazione derivata dal conoscersi l’indice di rifrazione dell’umore acqueo, del cristallino e dell’umore vitreo, il centro di curvatura della cornea e delle due superfice curve del cristallino e la distanza del centro dell’occhio dalla retina. Sia infatti A B, fig. 15, un oggetto esterno, il cui raggio luminoso che parte dal centro o posto sulla direzione dell’asse visuale non subisce deviazione veruna.

Fig. 15.

Ma il punto A convergerà il suo foco coniugato cadendo sulla retina in a allo stesso modo che il punto B troverà il suo corrispondente in b, riescendo così l’oggetto capovolto come sono capovolte tutte le immagini che si formano sullo schermo della camera Oscura.

Né che altrimenti avvenga nell’occhio si accerta in un occhio di bue, posto su conveniente supporto emisferico, e