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visione oculare e visione soggettiva 21

dell’occhio, occupando i due terzi posteriori della cavità del globo dell’occhio. Di forma sferica irregolare, compresso fortemente per fare posto al cristallino nella sua parte anteriore ed appoggiato alla retina posteriormente, prende l’aspetto generale di una lente concavo-convessa.

Fig. 14.

Le parti essenziali del corpo vitreo sono la membrana o capsula che lo involge, detta membrana gialloidea, e l’umore rinchiuso o umor vitreo.

La membrana gialloidea, di una trasparenza perfetta, è così sottile che molti anatomici ne negarono l’esistenza o dubitarono che esistesse. Essa è tersa all’esterno come un vetro e nell’interno mostra una quantità di prolungamenti che partono dalla periferia muovendo verso il centro in modo irregolare e formano una rete che circoscrive aureole d’ogni dimensione.

L’umor vitreo è un liquido pure di trasparenza perfetta, di consistenza sciropposa finchè è contenuto nella membrana gialloidea, ma che, estratto, si mostra scorrevole a somiglianza dell’acqua.

Il corpo vitreo è tenuto saldo nella sua normale posizione dal legamento, o corpo cigliare, che lo abbraccia per certa zona avvincendolo al cristallino ed alla membrana coroidea. A questo legame si attribuisce una proprietà contrattile che dovrebbe servire a modificare la curva del cristallino per l’accomodamento dell’occhio alla visione distinta, ciò che non esclude il concorso ed il probabile predominio dei muscoli motori del globo dell’occhio già detto.

I tre liquidi descritti, per la forma delle capsule in cui sono contenuti, vengono a funzionare come un sistema di