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260 gli elementi tecnici della pittura

talità del modellato colla minore apparenza possibile di stento, ogni debolezza di contrasto, ogni confusione di colori lascia sul dipinto una traccia discordante dallo scopo.

Non si deve quindi farsi delle illusioni sulla fatica che una disposizione simile del colore viene a presentare in confronto del maneggio spedito che l'impasto e la velatura permettono nello stesso spazio di tempo, appena che la superficie da ricoprirsi di colore abbia una certa estensione e le forme alle quali il colore così ridotto si appropria, siano difficili e complicate pel numero e la qualità. E ciò tanto più che nel procedere coll'impasto e la velatura dalle molte e facili ripetizioni del colore sopra colore, trae l’artista vantaggio per la solidità materiale delle tinte, mentre pel divisionismo, essendo quasi impossibile ritornare tratto per tratto sul colore senza che si sminuzzi troppo il tratteggio o non corrispondano più colla stessa esattezza i rapporti dei colori in contrasto, il ritornare sul dipinto sia assai più difficile, accentuandosi così per questa tecnica tutti gli inconvenienti del ritocco. Onde nel divisionismo occorre, oltre alla resistenza per lo sforzo di adattamento meccanico del colore, una tensione vivissima di tutte le energie intellettuali dell'artista perchè ogni parte del lavoro che intraprende a colorire riesca, per quanto è possibile, di un effetto definitivo.

Ma non potrebbe mai dall'artista essere pretermesso un adattamento di colore che gli fa raggiungere lo scopo vo- luto per una considerazione di fatica. Se egli veramente ha la visione precisa del colore e della luminosità che con tale colore si congiunge, non saranno gli ostacoli del tempo e dello spreco delle proprie forze che gli faranno preferire di acconciarsi all'impiego dei mezzi che inchiudono l’impossibilità di raggiungere l'effetto che desidera di esprimere.

Finchè l'artista anzichè aspirare ad una perfezione d'arte