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258 gli elementi tecnici della pittura

che sempre si connettono all'applicazione pratica di qualunque principio che si estrinsechi con una forma materiale differente dalla esistente ritenuta perfetta, e più se essa implichi alcun notevole sforzo intellettuale o qualche maggior fatica e rischio per essere tradotta in maniera degna di lode.

E l'applicazione del divisionismo alla figura presenta difficoltà che si potrebbero dire insormontabili se l'obbiettivo della tecnica che scompone i colori per raggiungere la vibrazione luminosa non avvertisse già pel suo scopo che utilizzandosi meglio tale tecnica in quei soggetti che prendono significato dall'effetto luminoso la figura non è più considerata per il singolo interesse delle sue parti, ma per l'espressione sommaria che scaturisce dall'insieme delle forme dominate dall'effetto delle luci e delle ombre.

La prima, la più elementare causa della riuscita di un mezzo tecnico è la convenienza della sua applicazione, essendo problematico assai per quanta abilità si conceda ad un artista che egli possa vincere le proprietà intrinseche dei colori materiali sino ad invertirle ricavando effetti, ad esempio, di solidità da tinte trasparenti od effetti di trasparenza da tinte a corpo. Così, mentre l'impasto favorisce un modellare fluente e spontaneo, adatto a seguire il più complicato andamento delle forme di un volto perchè il corpo del colore in massa compatta e seguente ubbidisce alle più tenui inflessioni del pennello, ed è il mezzo preferibile quando della forma per sè faccia suo fine il pittore, altrettanto lo spezzare e disunire il colore con tratti o punti contraddice alla possibilità di un risultato analogo, perchè appunto, tolto al pennello un mezzo materiale rispondente alla sua particolare costruzione, è giocoforza che come istrumento d’impiego meccanico del colore non si presti più nella stessa guisa e colla stessa perfezione che dire si voglia.