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il divisionismo 253

di effetti che è proprio di ciascuno di questi meccanismi d'impiego del colore.

Ora non varrebbe la pena di avere rilevato l’incoerenza degli appunti che sino dall'apparire della nuova tecnica si mossero contro la riduzione dei colori a righe sottili, se le ricerche verso un temperamento che conciliasse il vantaggio della vibrazione luminosa attenuando l’urto della visibilità del mezzo non avessero già sospinto a svisare il carattere della scomposizione dei colori e fatto lusinghiera accoglienza ad un mendoso divisionismo, composto di vecchi abusi tecnici o di errori, il quale infesta già abbastanza il campo della pittura per poterne delineare per sommi capi i difetti distintivi.

Consiste generalmente questo prodotto d’occasione nel preparare un fondo granuloso ruvidissimo sul quale dipingendo col consueto modo degli impasti e delle velature per gli interstizi profondi che ha la superficie granulosa, il processo ad impasto prende l’apparenza di un punteggio più o meno regolare secondo il causale appoggiarsi del pennello sui rilievi, derivandone così una effettiva discontinuità della materia colorante distesa, ma evidentemente nessuna delle influenze particolari del contrasto di coppie di colori una per una studiate e precisate con un voluto rapporto.

Questa affettazione ha ancora un altro modo di manifestarsi, sempre pel proposito di non affrontare o la difficoltà o l’effetto del mettere in vicinanza piccole coppie di colori contrastanti fra di loro.

E quest'altro mezzo consiste pure nel dipingere bravamente col solito sistema delle larghe tinte uniformi, avvertendo però di usare il pennello in modo che sul colore resti la traccia fittizia di una separazione materiale, come avviene quando con un pennello sottile si vuole riempire un largo campo procedendo a linee. Tale meccanismo certa-