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oggetto naturale determina la sua forma e la qualità dei movimenti che gli sono concessi, è tuttavia necessario. fermarsi per sviscerarne l’importanza nella scomposizione del colore da cui nasce la ricercata vibrazione luminosa ed una più efficace suggestione di vita, mentre al divisionismo si op- pone spesso a difetto questo modo d’adattamento dei colori.

Il tratteggio non è certo per sè così nuovo come mezzo grafico d'interpretazione delle cose naturali da diventare inintelligibile solo perchè lo si eseguisce con colori. Ned è credibile che si potesse sconfessare apertamente senza umiliazione di qualsiasi intelligente d'arte sciente che nel disegno fu il principale mezzo d'esecuzione adottato da tutti gli artisti in ogni tempo sotto le più variate forme, dalla serie dei tratti paralleli tutti obbliqui da destra a sinistra o da sinistra a destra ed anche tutti orizzontali contro ogni istintivo sentimento della forma. E pure, senza detrimento dell'intelligenza degli oggetti figurati ebbe bizzarrie infinite di incrocî retti ed obbliqui reticolati a punti nel mezzo e varietà infinite nella singolarità del segno ora secco o grasso, rigido o contorto, sino all'inverosimile ardimento di fare centro col tratto in un punto qualsiasi di un volto, e girando a spirale seguirne sempre con un segno unico e visibilissimo tutto il modellato.

L'incisione specialmente fu campo bene accetto per tutti gli adattamenti possibili di linee senza che il tratteggio fosse mai ritenuto un impaccio alla comprensione di qualunque idea e di qualunque forma si potesse estrinsecare dall'artista, senza che ad alcuno passasse mai pel capo di gridare all’offesa fatta al vero, nel quale certamente per nessuno apparisce ombra di tratteggio.

Nella pittura del trecento e del quattrocento i tratti furono il mezzo costante di unione dei colori nel processo di dipingere a tempera, nè le tempere nelle quali il trat-