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248 gli elementi tecnici della pittura

si sarà mai ripetuto abbastanza, ma in virtù della giustezza delle opposizioni impiegate e stabilite dietro la giusta intuizione del colore d’ogni parte dipinta.

Se in luogo di uno spiraglio di cielo fra i capricciosi contorni delle nubi si trattasse di dipingere una testa, un torso, una figura o più figure, una tecnica che esige nitidezza per tutti gli elementi di colore di ogni modellatura, che nulla ha da aspettarsi dalla improvvisazione mentre tanto ha da temere dalle incertezze e dai pentimenti che impiastricciano i tratti e scuotono dalle fondamenta l’armonia del lavoro, impone una traccia precisa delle forme e della distribuzione generale dei lumi e delle ombre, come fu d'altronde pratica di tutti gli artisti maturati alla severa scuola della esperienza.

Il sottostante disegno suggerisce l'andamento del modellato come l’ombreggio preparatorio aiuta a determinare il tono del colore.

Dietro questi preliminari il lavoro procede cogli stessi criteri esposti nel piccolo saggio di un tratto di cielo.

I colori per l’inizio del dipinto non possono essere altri che quelli ritenuti dall'artista più conformi a riprodurre il suo soggetto. Nulla gli vieta l'adozione del colore che vede o preferisce, la scelta delle forme che stima convenienti, l’accentuazione del carattere secondo il proprio gusto, l’insieme infine che costituisce la personalità pittorica, che non può essere così impedita dalla difficoltà del mezzo che non sia più breve ritenerla assente quando dall'opera risulti solo la vanità di un maneggio insulso di colori, si chiami questo impasto, velatura o divisionismo.

Sul tratto e l'andamento del tratto, secondo lo svolgersi naturale delle forme, che pure è uno dei precetti eterni delle arti plastiche perchè corrisponde nel senso intimo e nell’effetto esteriore a quella struttura organica che in ogni