Pagina:I principii scientifici del divisionismo.pdf/260

246 gli elementi tecnici della pittura

colori di questa tecnica vincola la loro significazione ultima, che indicandone il più razionale impiego, s’intacchi quella libertà di interpretazione del vero che deve essere opera di ogni sano insegnamento, mantenere incondizionata.

In un palmo di tela vi è posto quanto basta per un esempio di scomposizione dei colori che compendia l’applicazione pratica del divisionismo.

Sia dunque un piccolo spazio di cielo azzurro visto fra i lembi di due nubi illuminate dal sole che tramonta, il soggetto che il pittore ha già schizzato sulla tela valendosi del consuetudinario impasto, ma che trova mancante di quel senso di luminosità che lo affascina nel vero e non gli è possibile di raggiungere se non ricorrendo al vieto artificio di mettere sullo stesso brano di tela qualche massa oscura di colore che assolutamente non figura nel cielo reale che copia nè entra nel suo concetto di luminosità, che vorrebbe scaturisse conservando il tono generale del suo dipinto al valore dell’azzurro brillante e del roseo che ha già accennato nel suo schizzo.

Supponiamo anzi che questo pittore abbia già provato che con l’artificio di una massa oscura di contrasto non aveva ricavato l'impressione luminosa sentita dal vero, per avere maggior ragione di credere che l’animo di tale pittore sarebbe propenso a rinunziare agli impasti, pure di ottenere l’effetto desiderato, e non abbia da proporsi la più difficile domanda per quale’ coordinamento delle nozioni riguardanti i fenomeni luminosi e per quale adattamento materiale dei suoi colori sarà per scaturire la maggiore intensità luminosa, che, per quanto gli è noto dell’assorbimento, scomparirebbe dal suo schizzo più che egli insistesse per coglierla tormentando le tinte con nuovi impasti.

Allora usufruendo del contrasto dei complementari a piccola distanza, secondo i principî già enunciati, chè per