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228 gli elementi tecnici della pittura

rapporti, ma sforzandosi sempre di copiarli colla propria tavolozza.

I circoli cromatici quando non avessero altra utilità pratica avrebbero pur sempre quella di un facile riferimento dei colori materiali alla loro tinta più prossima o corrispondente dello spettro. Poichè, una volta resosi famigliare il pittore coi colori della luce decomposta, sia più facile ritenere i sette colori spettrali che non le varietà infinite di tinte prodotte dall'industria. Di più ancora, essendo necessario avere sempre presente il posto occupato dai colori sopra il circolo cromatico per formarsi un criterio immediato dei colori più atti nelle opposizioni, è indubbio che mentre dalla innumere quantità di colori prodotti dal commercio, nessuna idea dei loro contrapposti ci viene immediatamente suggerita, nè dal loro nome più spesso bizzarro o composto in modo da indurre in errore, un solo sguardo sul circolo cromatico ci rende edotti del complemento spettante ad ogni colore, ed anche di quelli compresi fra l’uno e l’altro dei sette principali, non potendo essere gli intermedi che gradazioni prodotte dal miscuglio dei due principali. Così che se troviamo che all’aranciato corrisponde come complemento il blu cianico ed al giallo l'’oltremare, ci è facile pensare subito che alle tinte intermedie fra il giallo aranciato e il giallo dovranno corrispondere degli azzurri compresi fra il bleu cianico e l'oltremare detto.

Nello stesso modo vedendo sul circolo cromatico il giallo. così prossimo al giallo verde, ci verrà subito suggerito che un contrasto fondato su questi due colori sarà debole, il più debole anzi che potremmo stabilire, per quanto l’uno dei colori in confronto dell'altro, potesse essere intenso, giacchè la vera opposizione al giallo verde è data dal violetto, colore che in fatti sul circolo cromatico trove-