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del contrasto 227

lando due fogli di carta, l'uno verde e l'altro rosso, in maniera da formare un foglio solo e applicando sul mezzo una striscia di carta grigia. Poi, seguendo l'esempio di Meyer, coprì il tutto di un foglio sottile di carta bianca per cui, esagerandosi l’effetto del contrasto, la striscia grigia mostrasi distintamente rossa dove essa tocca il verde, e verde dove tocca il rosso.

Questo e simili effetti che pittoricamente potrebbero nuocere o contrariare lo scopo dell'artista, si tolgono separando con un sottile segno scuro i due colori che presentano il contrasto spiacevole, ciò essendosi sperimentato da Helmholtz stesso, anche sui dischi giranti sui quali le aureole complementari avvengono più marcate.

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Volendosi esperimentare le proprietà del contrasto simultaneo, colle sostanze coloranti, si troverà ad ogni passo l'importanza somma di poter stabilire quale sia il complementare di una tinta prefissa, nè potrebbe essere altrimenti dacchè il contrasto implichi da sè l’idea di opposizione e questa non si possa dire massima finchè non siano raggiunti i limiti che separano il contrasto dei complementari da un capriccioso accozzamento di colori. Tali limiti nelle luci del vero sono rappresentati dai colori dello spettro, nè altro tipo che i colori semplici della luce, che lo spettro rivela, si possono ragionevolmente prendere a modello per il contrasto nella imitazione pittorica, onde Rood, giustamente, in considerazione dei vantaggi che il pittore può ricavare dalla più esatta conoscenza dei colori complementari e degli effetti più sensibili che dalla esattezza dei complementi può aspettarsi, consiglia di non lasciare occasione di studiarli, non affidando alla sola memoria il ricordo dei loro