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201 gli elementi tecnici della pittura

gas, volgendo all’aranciato, non potrà più figurare come complemento del verde giallo, e quindi la scomparsa del contrasto conseguito alla luce diurna.

È ovvio perciò, che a determinare i contrasti che devono servire in una pittura da vedersi a lume di gas, si deve partire dallo studio dello spettro di una fiamma di gas illuminante e su quello stabilire i complementari lavorando contemporaneamente sempre allo stesso lume, altrettanto dovendosi fare per pitture da vedersi sotto altre luci che influiscono sui colori in modo diverso dalla luce diurna, ed il non senso delle esposizioni di pittura fatte di notte e il cattivo servizio che viene reso a tante opere d’arte, mostrandole sotto luci artificiali, sia pure la luce elettrica, che ha molta assomiglianza con quella del giorno, risulta abbastanza manifesto.

Ritornando ora sullo spettro solare ottenuto dal prisma, ciò che colpisce subito l’osservatore è il grado di luminosità differente di ciascun colore semplice, in contrasto coll'idea istintiva, che per ottenere dei colori di una massima opposizione debbano, le coppie complementari avere una luminosità simile.

Helmholtz rilevò questa progressione dei colori semplici rispetto alla luminosità:

Giallo:
Aranciato e verde:
Rosso ed indaco:
Azzurro:
Violetto.

Così il giallo, che è il più luminoso di tutti i colori semplici, ha per opposto il violetto, che lo è meno d'ogni altro, diminuendo la differenza verso l'aranciato e l’azzurro sino al rosso ed al verde che sono di luminosità pressoché eguale.