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i colori complementari 209

bile alla luminosità diversa dei due componenti, specialmente pel giallo ed il violetto.

Determinata l’intensità luminosa cui deve rispondere il contrasto complementare che si ricerca, e supposto questo essere rappresentato dal grigio di un settore nero di un quarto di circolo sul rimanente bianco, ed Fig. 84. i complementari l’aranciato e l’azzurro, tornerà necessaria una disposizione del disco analoga alla già descritta. Vale a dire che, posto nel cerchio interno bianco il settore nero di un quarto di circolo (fig. 84), bisognerà scompartire la fascia circolare esterna fra l'azzurro e l’aranciato, dietro un rapporto dapprima arbitrario, ma che dalla rotazione verrà precisandosi man mano che, modificando l’uno o l’altro dei colori in intensità ed in estensione, risulterà il grigio della fascia esterna dello stesso tono del circolo interno, ossia tutta la superficie del disco di un solo grigio, come se tutto fosse coperto di una sola tinta.

In tutte le esperienze sui dischi è naturalmente da considerarsi la qualità della luce sotto la quale si opera per le stesse ragioni che si sono esposte riguardo l’influenza della variazione delle luci. I corpi non avendo colore per sé, ma assumendolo in maniera diversa secondo le luci incidenti, si mostrano differenti alla luce del giorno da quello che appariscono con lampade a gas od elettriche, cosicché una materia colorante, che di giorno sembri verde e sia in perfetta opposizione con un rosso, a lume di gas od altra luce giallognola perderà questo rapporto giacché il verde si mostrerà di un verde giallo cui abbisogna per complemento un violetto, mentre il rosso, per l’effetto del