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i colori complementari 203

A più sicure conclusioni pratiche nella ricerca dei colori complementari, possono condurre i dischi giranti, noti col nome di dischi di Maxwell, e fondati sul miscuglio che si può ottenere dalla rotazione di colori diversi.

Newton, fra le dimostrazioni che i sette colori semplici riuniti di nuovo formavano la luce bianca, si valse anche di un disco di cartone del Fig. 71. diametro di circa 35 cm., mobile su di un asse orizzontale congiunto con un meccanismo di rotazione, sul quale disco aveva disposti cinque spettri coloriti rispettivamente in rosso aranciato, giallo, verde, azzutro, indaco e violetto, imitati alla meglio possi- bile dai colori semplici dello spettro solare (fig. 71).

Imprimendo a questo disco un rapido movimento rotatorio, l'occhio riceve simultaneamente l’impressione di tutti i colori dello spettro ed il disco sembra bianco od almeno di un grigio luminoso che dimostra abbastanza la ricostituzione della luce bianca, essendo facile concepire che il risultato imperfetto dell’esperimento viene dalla qualità diversa dei colori dipinti dalle luci semplici dello spettro e dalla imitazione, più o meno accurata, dei colori del disco con quelli reali ricavati dal prisma.

Tale modo di mescolare i colori è di origine antichissima, trovandosene cenno nelle opere di Tolomeo, ma dopo